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La storia e l'attualità dell'esperienza della Olivetti

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Pubblicato da in Cultura ·
“Olivetti 110 anni di innovazione”, alle Officine H di Ivrea, aperta fino al 28 febbraio 2019

ll racconto di 110 anni di impresa frutto della capacità di una grande famiglia dell’industria italiana e dell’eredità di quel progetto visionario che prosegue nel presente con uno sguardo rivolto al futuro. È questo il filo conduttore della mostra “Olivetti 110 anni di innovazione”, realizzata da Olivetti, con il patrocinio del Comune di Ivrea e in collaborazione con l’Associazione Archivio Storico Olivetti e la Fondazione Adriano Olivetti,  che resterà aperta al pubblico fino al 27 gennaio 2019.

L’esposizione celebra il 110° anniversario della nascita di Olivetti e il recente riconoscimento UNESCO alla città di Ivrea, modello di riferimento sociale per la moderna visione della relazione tra industria e architettura sviluppatasi tra gli anni '30 e '60 del secolo scorso.

Il percorso espositivo è composto da numerosi elementi che hanno caratterizzato la storia di Olivetti, ora polo digitale del Gruppo TIM. Si possono ammirare, infatti, una ricca selezione di manifesti tra i più significativi della produzione dell’azienda, una collezione delle locandine pubblicitarie di Giovanni Pintori e di artisti vari tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 e una importante raccolta di fotografie uniche.

La capacità visionaria che caratterizza la storia di Olivetti trova espressione nei prodotti iconici come le celebri macchine per scrivere “Lettera22”, nata nel 1950, e “ Valentina”, progettata nel 1968, per citare alcuni degli oggetti in mostra. Un excursus che arriva   fino al mondo digitale di oggi con il Form 200, registratore di cassa connesso e primo prodotto realizzato grazie all’Olivetti Design Contest promosso dall’azienda e rivolto agli studenti delle maggiori università europee di design.

L’ingresso alla mostra è gratuito (Officina H, via Montenavale 1).
Le modalità di apertura sono indicate sul sito del Comune di Ivrea cliccando su questo Link


"1969. Olivetti formes et recherche, una mostra internazionale" presso Camera Centro Italiano per la Fotografia fino al 24 febbraio 2019

Il Centro Italiano per la Fotografia e l’Associazione Archivio Storico Olivetti presentano la mostra "1969. Olivetti formes et recherche", una mostra internazionale, una selezione di fotografie dell’omonima mostra che la Società Olivetti organizzò nel novembre del 1969 a Parigi, che proseguì a Barcellona, Madrid, Edimburgo e Londra, per concludersi infine a Tokyo nell’ottobre 1971.

A cinquant’anni anni dalla prima esposizione, la mostra odierna, curata da Barbara Bergaglio, Marcella Turchetti e Giangavino Pazzola, e aperta al pubblico in Project Room a CAMERA dal 6 dicembre 2018 al 24 febbraio 2019, ricostruisce e restituisce non soltanto i contenuti di quella storica mostra, curata dall’architetto Gae Aulenti, ma anche la storia dei personaggi che gravitavano dentro e intorno alla società Olivetti e a quella cultura: da Giorgio Soavi a Lord Snowdon, da Ettore Sottsass a Mario Bellini, da Renzo Zorzi a Italo Calvino.

Oltre 70 fotografie provenienti dall’Associazione Archivio Storico Olivetti offrono la possibilità di raccontare l’ormai leggendaria esposizione nelle sue diverse tappe, attraverso servizi fotografici di grandi maestri: da Ugo Mulas per l’edizione parigina, ad Alberto Fioravanti e Giorgio Colombo per Madrid e Barcellona, a Tim Street-Porter a Londra.

Ulteriori documenti di approfondimento arricchiscono il racconto per immagini: il filmato per la regia di Philippe Charliat, con commento di Riccardo Felicioli, che è un vero e proprio viaggio di scoperta attraverso una città buia e misteriosa, dove Gae Aulenti guida il visitatore all’incontro con la Olivetti; il catalogo con testi di Giovanni Giudici – un anti-catalogo se inteso nel senso tradizionale del termine – che costituisce la chiave di interpretazione dei linguaggi e delle tecniche compositive che sono state approntate nel progetto dell’esposizione; il manifesto della mostra ideato da Clino T. Castelli, che ridisegna un nuovo e diverso uomo vitruviano generatore di una varietà di movimenti e forme, distante da soluzioni standard definitive.

L’esposizione costituisce, quindi, anche un’occasione unica per il pubblico di conoscere un grande modello di impresa responsabile, la cui “immagine” è portavoce della cultura creativa più avanzata del tempo e oggi riconosciuta come patrimonio dell’UNESCO.

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Via delle Rosine 18, 10123 Torino
Orari di apertura: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato, Domenica 11.00-19.00; Giovedì 11.00-
21.00 - Martedì chiuso
Ingresso al Museo, comprensivo delle Mostre: Intero € 10 - Ridotto € 6 (vedi sito)- Gratuito per bambini fino a 12 anni.







Portale realizzato da Davide Ardissone per conto di Confindustria Canavese con il software WebSite X5.
Fotografie di: Barbara Torra, Claudio Marino, Davide Ardissone, Elle22 Travel.
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